Viaggio tra le montagne della Calabria

Da le Serre a Pollino, dalla Sila all'Aspromonte alla scoperta delle montagne che rendono il territorio della Calabria affascinante
l’Aspromonte. Foto Reggio Calabria Welcome

Serre, Pollino, Sila e Aspromonte sono le zone montuose della Calabria che regalano alla Regione una bellezza sconfinata di territori che arrivano poi giù fino al mare, con precisione due mari: a est dal mar Ionio e ad ovest dal mar Tirreno. 

L’Aspromonte: la montagna madre.

Una zona dal fascino arcaico e selvaggio che rappresenta la memoria e l’identità del territorio. Se un tempo era visto come covo di briganti e sequestratori, oggi vive una forte rivalutazione segnata da tesori dell’arte e della natura. L’Aspromonte si trova a Sud della Calabria mentra la suo opposto e quindi a Nord della Regione si estende il  Parco Nazionale del Pollino, la più grande area protetta d’Italia, oltre 192.000 ettari tra Basilicata e Calabria, con le vette più alte del Sud Italia, con cascate e rapide, e chilometri di canyon circondati da folti e rigogliosi boschi. Il Parco del Pollino è stato riconosciuto Unesco Geopark dalla Conferenza Generale dell’UNESCO, il 17 novembre 2015 ed è l’unico luogo italiano in cui vive il pino loricato, albero dalla corteccia spessa di colore grigio-brunastro che cresce a forma piramidale.

La Sila, chiamata dai romani Silva Brutia

Tra queste due zone montane, il Pollino e l’Aspromonte, si trova la Sila che al tempo dei romani si chiamava Silva Brutia. La Sila comprende un territorio di 150.000 ettari tra le province di Cosenza, Crotone e Catanzaro ed è caratterizzata da laghi blu cobalto e  foreste secolari, ha il lupo come animale simbolo e una grande crescita e diffusione di fungo porcino. 

Serre Calabresi: una bellezza naturale assoluta

E poi ci sono le Serre Calabresi, ovvero una vasta area naturale protetta che si estende tra l’Aspromonte e l’Istmo di Marcellinara, tra le province di Catanzaro, Reggio Calabria e Vibo Valentia, su una superficie di 17.687 ettari. Un territorio che non ha nulla da invidiare agli altri e che gode di una bellezza naturale assoluta. Al suo interno si trovano la vallata dello Stilaro con le cascate del Marmarico, ma anche luoghi di culto come l’Abbazia dei monaci certosini di Serra San Bruno, il Santuario di Santa Maria del Bosco o le testimonianze archeologiche delle antiche fonderie borboniche.