Magna Grecia: storia di un nome

Da dove deriva il nome Magna Grecia, e perché i Romani continuarono ad usarlo per indicare tutta l’Italia Meridionale peninsulare.
Veduta del Parco Archeologico Scolacium. Foto Federico Neri

Μεγάλη ῾Ελλάς (Magna Grecia) è il termine con cui prima gli autori Greci, poi quelli Romani, indicarono il territorio dell’Italia meridionale in cui avevano trovato casa i coloni greci a partire dall’VIII secolo avanti Cristo.

L’area dell’arco Jonico

La parte dell’Italia Meridionale, in particolare modo quella che apparteneva all’arco Jonico, fu quella in cui i Greci trovarono territori ben più ampi, pianeggianti, fertili e ricchi di acqua. Forse ai loro occhi, queste terre fecero lo stesso effetto delle grandi praterie ai coloni dell’America dell’800. Fatto sta che questa area, ricca e ben coltivata, grande produttrice di vino, tanto da essere chiamata “Enotria”, ricca di messi e popolata da abitanti dediti all’agricoltura e al commercio, dovette sembrare qualcosa di enorme.

L’omogeneità degli insediamenti, il rapido sviluppo di una nuova cultura, coniugando le conoscenze e tradizioni greche con quelle degli Italici preesistenti, potrebbe avere dato ai Greci l’idea di un organismo unitario, molto differente dalla forte frammentarietà politica della madrepatria.

Polibio fu il primo ad usare il termine Magna Grecia

Il termine è riportato per la prima volta in Polibio, storico greco del II secolo avanti Cristo. Tuttavia oggi gli studiosi concordano nell’ipotizzare che fosse in uso già molto prima, da almeno due, forse tre secoli.

Alcuni, in particolare lo scrittore Giamblico, ipotizzano che tale appellativo fosse dovuto all’ammirazione per l’opera rivoluzionaria di Pitagora di Crotone. Oltre che filosofo, fu soprattutto maestro ed ispiratore di una scuola che, coniugando scienza religione e politica, ebbe una fortissima influenza nelle vicende storiche di tutto il territorio italico.

Un imponente e diffuso sviluppo artistico e culturale

L’imponenza delle sue città e delle sue acropoli, la ricchezza dei campi, l’ampiezza dei commerci marittimi, la popolazione in rapida crescita, l’imponente e diffuso sviluppo artistico e culturale ben meritarono l’attributo di “Magna”, come fu poi tradotto dai Romani. Loro continuarono ad usarlo per indicare tutta l’Italia Meridionale peninsulare.

“Quando in Italia la Grecia fu ricca di città potentissime e grandi, e perciò prese il nome di Magna Grecia, vi fu tenuto in grande considerazione prima il nome di Pitagora e poi quello dei Pitagorici”.

Cicerone

Strabone, il famoso geografo di età augustea, dice che “I Greci sin dai tempi della Guerra di Troia si erano impadroniti di gran parte del territorio (dell’Italia), accrescendosi a tal punto da chiamare questa terra “Megale Hellas”.

E l’ammirazione che questa terra ha suscitato negli antichi, ha continuato ad affascinare i viaggiatori ancora per molti secoli. Ed appare così ancora oggi per il visitatore che voglia lasciarsi sorprendere dalla sua bellezza