La liquirizia calabrese: la migliore del mondo

Tra le prelibatezze calabresi c'è la liquirizia detta anche l'oro nero di Calabria. Ad iniziarne la coltivazione furono i Greci
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L’oro nero della Calabria, ovvero la liquirizia, cresce in modo specifico nelLa piana di Sibari, habitat ideale per questa radice. La raccolta avviene ogni 3/4 anni a fine estate ed è quasi del tutto fatta a mano. La liquirizia cresce su terreni argillosi in quanto ha bisogni di molta umidità e profondità, infatti le sue radici scavano oltre i 120-130 cm. La liquirizia è una pianta solitaria, che cresce da sola e non ha bisogno dell’intervento dell’uomo. E a quanto pare furono i greci ad introdurre la sua coltivazione in questo specifico territorio.

Le straordinaria proprietà della liquirizia

Ha innumerevoli proprietà medicinali ed è considerata un antietà naturale. E’ considerata un antinfiammatorio, mucolitico ed emolliente che aiuta le vie aeree. La liquirizia è inoltre gastroprotettiva e antiulcera, ed è un toccasana anche per i denti in quanto ha caratteristiche anticarie e antialitosi, nonché sbiancante, a dispetto del colore scuro. 

Liquirizia di qualità nota in tutto il mondo

La qualità della liquirizia calabrese è riconosciuta da tempo ed in tutto il mondo. Nel 1700 era consigliata da Casanova prima di un incontro amoroso – come raccontato nelle sue Memorie – e nel 1928 l’Encyclopaedia Britannica la indicava come la qualità maggiormente apprezzata. Dal 2011 è divenuta un prodotto di Denominazione di Origine Protetta (DOP).

Il museo e la fabbrica di Amarelli e la NatureMed

La liquirizia Amarelli è tra i marchi gastronomici calabresi più noti e a Rossano Calabro è possibile visitare la sua fabbrica e Museo. Il museo vanta circa 40 mila visitatori all’anno e ha ottenuto nel Novembre 2001 il “Premio Guggenheim Impresa & Cultura”, ha al suo interno incisioni, documenti, libri, foto d’epoca ma anche attrezzi agricoli, oggetti quotidiani e splendidi abiti antichi a testimoniare la vita di una famiglia, quella di Giorgio Amarelli, che intorno al 1500 ha iniziato a dedicarsi a questa radice. 

Accanto alla famiglia Amarelli l’altra azienda nota che si dedica alla liquirizia dal secolo scorso è la NatureMed. È nel 1886 che la famiglia Zagarese, proprietaria di terreni in cui si coltivava la cosiddetta Rigulizia Cordara, installa un opificio per la lavorazione della radice di liquirizia. Un primo insediamento artigianale, inizialmente rivolto ad una cerchia ristretta di amici e parenti, che ben presto si allarga fino a diventare una realtà consolidata in tutta Europa. NatureMed nel corso del tempo ha conquistato numerosi premi in Italia e all’estero, tra tutti le medaglie d’oro ad Anversa e Nizza nel 1894 e il Grand Prix all’esposizione Universale di Parigi nel 1900.