Il Parco Archeologico di Castiglione di Paludi

Nell’immaginario collettivo, la Calabria è la terra del sole, del mare e delle spiagge mozzafiato
Parco Archeologico Castiglione di Paludi

Nell’immaginario collettivo, la Calabria è la terra del sole, del mare e delle spiagge mozzafiato. Non c’è niente di sbagliato in questa visione, ma la regione è molto più di questo: è una terra dalla storia millenaria, abitata da popoli lontani e sede di antiche città fiorenti. La zona ha tanto da offrire sia dal punto di vista artistico che storico-culturale. 

Calabria: il cuore della Magna Grecia

La Calabria può essere giustamente riconosciuta come il centro storico della Magna Grecia, ovvero di quell’area colonizzata dagli antichi Greci a partire dall’VIII secolo a.C. La migrazione di massa del periodo vide un notevole afflusso di popolazioni elleniche nel sud della Penisola italiana (non solo in Calabria ma anche in Campania, Basilicata e Puglia), alla ricerca di terre che offrissero opportunità per lo sviluppo di attività basate sull’agricoltura e sul commercio. Inoltre, in molti emigrarono dal Peloponneso per sfuggire alle tensioni politiche interne.

È notevole il numero di colonie greche fondate sulle coste calabresi e destinate ad attraversare un periodo di grande prosperità. Ancora oggi, esistono diversi itinerari in Calabria che conducono a siti archeologici testimoni dell’epoca di grande splendore della regione. Tra questi, il Parco Archeologico di Castiglione di Paludi è considerato una delle più importanti prove dell’architettura militare della Magna Grecia. 

Come si arriva al Parco Archeologico di Castiglione di Paludi? 

Il sito archeologico di Castiglione di Paludi si trova in provincia di Cosenza, nel comune di Paludi; è situato sui pianori di un colle che si trova a circa 8 km dal mar Ionio. Il parco occupa un’area di circa 40 ettari ed è un sito di grandissimo interesse storico, archeologico e paesaggistico. 

Cosa si può ammirare nel Parco Archeologico? 

Le opere di scavo nel sito hanno avuto inizio nel 1949, ma sono state interrotte nel 1956 per poi essere riprese tra il 1978 e il 1993. Tali attività hanno portato alla luce i resti di una robusta cinta muraria, corredata da torri, porte e camminamenti, nonché ad altri elementi architettonici di carattere monumentale, tra cui un edificio teatrale  (il cosiddetto “teatro greco”). Inoltre, all’interno del parco è stata rinvenuta una struttura dotata di cavea, che verosimilmente fungeva da luogo di riunione per questioni di natura politica. Al di fuori della cinta muraria, in prossimità della porta principale, è stato altresì scoperto un piccolo santuario destinato alle pratiche religiose.

Secondo le evidenze archeologiche rinvenute sul sito, è possibile ipotizzare che Castiglione di Paludi fosse un centro fortificato, risalente presumibilmente a un periodo compreso tra il IV e il III secolo a.C. Si ritiene venisse abitato dai Brettii, un popolo lucano giunto in Calabria nel 356 a.C. È tuttavia plausibile che la zona fosse abitata già diversi secoli prima, tra il IX e l’VIII secolo a.C., dagli Enotri, un antico popolo italico dell’Italia meridionale.

Il Parco Archeologico di Castiglione di Paludi è aperto dal lunedì al venerdì (orario: 8-11), mentre rimane chiuso il sabato e la domenica.