Castello Ruffo di Scilla: un luogo ricco di culture e storie

A Scilla su un promontorio che in due le spiagge di Marina Grande e di Chianalea, si trova il magnifico Castello Ruffo.
View from a slit of the Aragonese Castle of Reggio Calabria

A circa 20 km a nord di Reggio Calabria, nella città di Scilla, affacciato sullo stretto di Messina, si trova il Castello Ruffo. Patrimonio del FAI, il Castello – noto anche con il nome di Castello Ruffo di Calabria – che si erge su un promontorio, rappresenta uno dei luoghi più attraenti e suggestivi della zona. Divide in due le spiagge di Marina Grande e di Chianalea e presenta una pianta irregolare.

La costruzione dell’edificio non può essere precisamente collocata nel tempo in quanto appartiene a diverse epoche pur avendo visivamente una grande omogenea di stile. Le sue origini sono antichissime e vista la sua posizione strategica e di controllo sul mare, ha ospitato diverse culture. In questo sito sono passati prima gli Etruschi, poi sono state edificate le fortificazioni murarie nel periodo magnogreco, stessa cosa avvenuta con i Romani che le ampliarono, trovando così il luogo in cui insediarsi.

Gli scavi moderni ci mostrano però solo le mura del Monastero di San Pancrazio, appartenente al IX secolo, anch’esse costruite per difesa dei Saraceni. Non a caso nel 1060 il Castello diventa rocca militare e nel 1808 proprietà demaniale dello Stato.

Nonostante tutte queste conquiste e passaggi, ci sono molti elementi decorativi presenti nelle stanze del Castello che offrono un’accurata testimonianza del periodo storico in cui vi si insediò al suo interno la Casata dei Ruffo. Paolo Ruffo lo acquistò nel 1533 e da quel momento è divenuto residenza della sua famiglia fino ai primi del ‘700. 

Una vera fortezza dotata di cortine, torrioni e feritoie. Si accede al Castello di Scilla da un ponte che conduce all’ambiente principale caratterizzato dal portale di pietra su cui campeggiano lo stemma nobiliare dei Ruffo e la lapide che celebra il restauro del castello eseguito nel XVI secolo. Andando oltre l’androne si accede al cortile in cui si trova un grande scalone che introduce all’ingresso vero e proprio.

Al suo interno, dagli spazi molto ampi, sono molteplici gli elementi che lo identificano come una proprietà molto ricca, tra le più importanti dell’antico Regno di Napoli.

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